giovedì 28 ottobre 2010

La solitudine del governo nordamericano e la vittoria di Cuba.


L’ONU ha ratificato oggi per la 19esima volta (!), il rifiuto mondiale all'embargo imposto dagli Stati Uniti contro Cuba da quasi mezzo secolo e l’isolamento di Washington nel mantenere questo assedio. La solitudine del governo nordamericano è stata messa in evidenza durante le votazioni – all’Assemblea Generale - della risoluzione chiamata “Necessità di porre fine al blocco economico, commerciale e finanziario imposto dagli Stati Uniti d’America contro Cuba”.
L’organo principale dell’ONU ha ripudiato la continuazione del blocco con 187 voti a favore, 2 contrari (USA e Israele) e 3 astensioni (Isole Marshall, Micronesia e Palau).
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mercoledì 27 ottobre 2010

Giovanni Ardizzone 22 anni, assassinato dalla polizia.


ll 27 ottobre 1962, nel periodo della Crisi dei Missili, durante una grande e pacifica manifestazione organizzata a Milano dalla CGIL a favore della pace nel mondo e contro un possibile attacco da parte degli Stati Uniti a Cuba con armi nucleari, una jeep della polizia uccise il giovane studente di medicina Giovanni Ardizzone.

L’assurda morte di questo ragazzo di 22 anni provocò uno sdegno immenso in tutta Italia e due giorni dopo, lunedì 29 ottobre, i lavoratori di tutte le fabbriche dell’area di Milano proclamarono uno sciopero generale in segno di protesta, raggiungendo in molti casi il 100% di astensioni dal lavoro.

Da quel giorno sono trascorsi 48 anni, ma crediamo che la memoria di questo avvenimento a difesa della pace nel mondo non debba andar persa.

Facciamo appello alla cittadinanza a partecipare a una semplice cerimonia di commemorazione mercoledì 27 ottobre - alle ore 18.00 nel luogo in cui cadde Giovanni Ardizzone, in Via Giuseppe Mengoni - angolo Via Carlo Cattaneo, dove sarà deposto un omaggio floreale.

Sempre mercoledì 27, alle ore 21.00, Giovanni Ardizzone verrà ricordato in un incontro presso la sala Buozzi della Camera del Lavoro Metropolitana di Milano – Corso Porta Vittoria, 43.

ANPI Milano
Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba
CGIL Milano
Coordinamento di Associazioni - Memoria Antifascista
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lunedì 11 ottobre 2010

GRACIAS POR LA SOLIDARIDAD!



Sabato 9 ottobre, subito dopo l’assemblea dei nostri iscritti, si è svolta una cena a sostegno della campagna per l’acquisto e l’invio a Cuba dell’Actinomicina-D (info: http://www.italia-cuba.it/).
La risposta a questa ennesima ingiusta privazione che l’embargo economico USA impone alla popolazione civile cubana non ha tardato a farsi sentire, infatti il Circolo ARCI Capanna di Senigallia che ha ospitato la cena era stracolmo di persone venute per offrire la loro solidarietà.
La serata si è svolta in un allegro clima di festa, accompagnata dai succulenti manicaretti di Franco e Maurizio.
Al termine della cena Peppe ha organizzato l’ormai tradizionale “riffa” il cui intero ricavato, come per la cena, è stato devoluto al nazionale per l’acquisto del farmaco (da un primo rapido conteggio invieremo una cifra vicina ai 500 €).
Vogliamo ringraziare tutti quelli che hanno partecipato all’iniziativa e quelli che, pur non potendo intervenire ci hanno comunicato il loro sostegno. E’ stata l’ennesima dimostrazione di quanto siano ancora sensibili e presenti tante persone delle nostre città e paesi.
Tra gli impegni presi dal neo-eletto direttivo, che ha riconfermato Albinella come segretaria, da segnalare la prosecuzione del progetto “reti informatiche” alla cui realizzazione il Circolo di Senigallia partecipa da diversi anni e soprattutto dare nuovo impulso all’attività politica per rompere il muro di gomma dell’informazione mainstream su Cuba.

Il direttivo del Circolo “Sado Sadovski” di Senigallia.
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giovedì 7 ottobre 2010


Il circolo “Sado Sadovski” di Senigallia dell’Associazione di amicizia Italia-Cuba aderisce alla giornata di lotta indetta dalla FIOM e sarà a Roma sabato 16 ottobre.

Il lavoro, come la sanità e l’istruzione, è un diritto e un “Bene Comune”. Oggi è specchio della crisi che abbraccia la sfera economica, la stessa democrazia e minaccia gravemente la pace. Difendere questi beni comuni vuol dire sottrarli dalla logica del mercato e dello sviluppo basato sulla crescita infinita che sta portando l’intero pianeta sull’orlo del collasso.
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domenica 3 ottobre 2010

Embargo ‘elettorale’ contro Cuba?



Il Presidente Obama ha deciso di continuare con il blocco economico, commerciale e finanziario contro Cuba fino al 14 settembre 2011.
L’embargo americano contro Cuba, che dura da quasi mezzo secolo, è che ha comportato secondo alcune stime attendibili danni per più di 100 miliardi di dollari, oltre che a danneggiare pesantemente lo sviluppo produttivo ed economico con ricadute pesantissime dal punto di vista sociale , nella vita di tutti i giorni si è tradotto nella mancanza di carta nelle scuole, di medicinali, materiale sanitario , apparecchiature mediche e petrolio attraverso il quale garantire una sufficiente produzione alimentare (es. latte, carne, cereali, ecc…).
Crediamo che valga la pena ricordare che, ogni anno a partire dal 1992, Assemblea generale delle Nazioni Unite ha condannato l’embargo contro Cuba in quanto violazione del diritto internazionale. L’ultima volta è accaduto il 28 ottobre 2009, con 187 voti favorevoli, 3 contrari (USA, Israele e Palau) e 2 astensioni (Micronesia e Isole Marshall).
Dato che Obama nel 2008 ha vinto in Florida, e persino a Miami, senza l’aiuto (come accadde per Bush jr., ma anche per Clinton), dei gruppi di destra della Fondazione cubano-americana di Miami, non è che poteva rompere questa continuità, in linea con la distensione e le aperture che vi sono state in questo periodo sia attraverso l’intervento diplomatico della Santa Sede e del Governo spagnolo?
Come ha scritto Gianni Minà, esprimendo la sua opinione su un’altro tema (“L’odissea dei cinque cubani che smascherarono il terrorismo Usa” ), che ha suscitato qualche dibattito: “Sarebbe semplice per lui (Obama, NdR) dimostrare che la politica estera del suo governo non è condizionata dai terroristi della Fondazione cubano-americana di Miami” (681 attentati , 3478 persone assassinate e 2000 feriti – solo negli ultimi anni).
Più che “uno sforzo per aiutare i cubani nel loro desiderio di determinare liberamente il futuro del loro Paese”, come spesso amano ricordare i funzionari USA interpellati sull’embargo, la decisione di Obama di proseguire con la politica estera dei suoi predecessori potrebbe sembrare il tentativo di recuperare i voti di cui in questo momento ha disperatamente bisogno in vista delle elezioni di Middle Term (novembre).
Se così fosse, per cinico calcolo elettorale, avrebbero buona luce tutti coloro che hanno criticato il Presidente americano per la sua ambiguità, dando una volta un colpo alla botte e una volta un colpo al cerchio. Linea che nel tempo ha comportato delle la defezione di molti che nel 2008 sperando in un maggiore cambiamento.
Sul tema rapporti con Cuba, un sondaggio della CNN/Opinion Reseach Corporation effettuato nell’aprile 2009 – durante i primi 100 giorni - evidenziava che il 64% degli americani considerava necessario togliere le limitazioni di viaggio verso Cuba, e il 71% era favorevole alla ripresa di rapporti diplomatici, con la consapevolezza probabilmente che nel frattempo 15 Paesi Americani avevano già provveduto a normalizzare le proprie relazioni con Cuba.
Vale anche la pena sottolineare che lo Stato caraibico è l’unico paese al mondo ancora soggetto alle sanzioni della Legge contro il Commercio con il Nemico, dopo che nel 2008 l’amministrazione di George W. Bush aveva optato per non rinnovare l’applicazione di tali misure alla Corea del Nord.

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