mercoledì 16 settembre 2009

Aquì no se rinde nadie! Ciao Comandante!


Venerdì notte si è spento uno dei pilastri della Rivoluzione Cubana, il comandante Juan Almeida Bosque, un combattente la cui vita rappresenta un paradigma della determinazione e della forza di un intero popolo. Valga per tutti un aneddoto. Subito dopo lo sbarco del Granma, quando gran parte degli 82 componenti della spedizione era già stata falciata dalle mitragliatrici dell’aviazione di Batista, a chi superstite e sotto il fuoco nemico ipotizzava la resa disse perentorio: aquì no se rinde nadie. Qui non si arrende nessuno. E quei dodici rivoluzionari scampati alle pallottole della dittatura furono in grado di dar vita ad una guerriglia che in soli tre anni sbaragliò l’esercito meglio armato dell’America Latina. Ancora oggi e per sempre un esempio e un monito per chiunque e in qualunque parte del mondo proverà a dire: non si può fare. E allora Comandante, a noi piace immaginare che in questo momento tu stia ricostituendo una colonna guerrigliera, da qualche parte, magari col Che e Camilo, pronti a ritentare l’assalto alla caserma dell’ingiustizia.

Che la terra ti sia lieve, Comandante.

Di seguito il comunicato del PCC
È morto il Comandante della Rivoluzione Juan Almeida Bosque.
Con profondo dolore, la Direzione del Partito e dello Stato comunicano al nostro popolo che il Comandante della Rivoluzione Juan Almeida Bosque, membro dell’Ufficio Politico e Vicepresidente del Consiglio di Stato, è morto a La Habana, alle 23.30 dell’11 settembre in seguito ad un arresto cardiorespiratorio.
Il compagno Almeida era nato nella capitale il 17 febbraio del 1927. Tra le molte privazioni di una famiglia e umile e numerosa, con i suoi genitori come guide, si formò con alti valori patriottici ed apprese dalla vita stessa che la lotta è il solo cammino dei poveri per conquistare i propri diritti calpestati. Dopo il colpo di Stato del 1952, si unì alla lotta contro la tirannia, vincolandosi al compagno Fidel. Fu un muratore sino all’assalto alla caserma Moncada nel 1953, il secondo di dodici fratelli, che aiutò il padre a mantenere la numerosa famiglia. Nei 57 anni trascorsi da allora, il Comandante Almeida è stato sempre nella prima linea di combattimento assieme al Capo della Rivoluzione, coraggioso, deciso e fedele sino alle ultime conseguenze.
Il suo atteggiamento è stato sempre quello invariabile di uno degli assaltatori della Caserma Moncada; del prigioniero politico nell’isola de Pinos; del rivoluzionario esiliato in Messico; della spedizione del Granma, di cui fu uno dei tre capiplotone; dell’ufficiale nei giorni della fondazione dell’Esercito Ribelle, quando fu ferito due volte nel combattimento a El Uvero; del Comandante del Terzo Fronte Guerrigliero e del capo militare e dirigente rivoluzionario con numerose ed elevate responsabilità dopo il trionfo del Primo gennaio del 1959.
Ha fatto parte del Burò Politico del Comitato Centrale del Partito dalla sua fondazione nel 1965, responsabilità ratificata in tutti i suoi Congressi.
Fu eletto Deputato dell’Assemblea Nazionale e Vicepresidente del Consiglio di Stato, dalla prima legislatura del nostro Parlamento.
La sua speciale sensibilità umana ed artistica rese possibile il difficile compito di rendere simultanei il suo intenso, responsabile e fecondo lavoro come dirigente rivoluzionario, con una profonda e numerosa opera artistica che comprende più di 300 canzoni ed una dozzina di libri, che costituiscono un prezioso apposto alla conoscenza della nostra storia.
Con particolare amore ed impegno assunse il compito di presiedere l’Associazione dei Combattenti della Rivoluzione cubana e dedicò le sue ultime energie a garantire che l’Organizzazione rappresentasse un solido ed efficace baluardo della Patria.
Il nome del Comandante della Rivoluzione Juan Almeida Bosque resterà per sempre nei cuori e nella mente dei suoi compatrioti, come paradigma della fermezza rivoluzionaria, delle solide convinzioni, del coraggio, del patriottismo e dell’impegno con il popolo.
Per i suoi molteplici ed importante meriti, aveva ricevuto molte decorazioni nazionali e internazionali, tra le quali il Titolo Onorifico di Eroe della Repubblica di Cuba e l’Ordine Maximo Gomez di Primo Grado il 27 febbraio del 1998, in occasione del 40º anniversario della sua nomina a Comandante nella Sierra Maestra.
Rispettando la sua volontà, i resti mortali del compagno Juan Almeida Bosque non saranno esposti. Saranno inumati successivamente con onori militari, in una data che si annuncerà, nel Mausoleo del III Fronte Orientale Mario Muñoz Monroy, del quale fu fondatore e unico capo e dove riposano i resti degli eroici combattenti di questo agguerrito Fronte.
Domenica 13, tra le 8.00 di mattina e le 20.00, giornata di lutto ufficiale, il nostro popolo potrà rendere omaggio di riconoscimento e d’affetto alla sua memoria nel Memoriale José Martí di questa capitale, che fu la sua culla, e nel Salone delle Vetrate alla base del monumento ad Antonio Maceo, a Santiago di Cuba, città eroica che amò molto profondamente, dove lottò contro le forze della tirannia e quindi lavorò al fronte del Partito come delegato del Burò Politico nell’antica provincia d’Oriente e nei capoluoghi di tutte le province, includendo l’Isola della Gioventù, dove fu recluso dopo l’assalto alla caserma Moncada.

UFFICIO POLITICO DEL COMITATO CENTRALE DEL PARTITO COMUNISTA DI CUBA

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