sabato 18 settembre 2010

Libertà per i cinque cubani. Un appello di star Usa a Obama.


Stimato presidente Obama,
Noi, attori e artisti statunitensi, le chiediamo di rivedere il caso di Gerardo Herandez, Ramon Labañino, René Gonzalez, Antonio Guerrero e Fernando Gonzalez, conosciuti come «i 5 cubani», e di concedere loro la libertà immediata. Siamo costernati dal fatto che «i 5 cubani», che non hanno commesso crimini contro gli Usa né mai costituito una minaccia per la nostra sicurezza nazionale, siano detenuti da 12 anni. I «5» sorvegliavano le attività di gruppi violenti dell'esilio cubano di Miami, attività che hanno provocato la morte di migliaia di cubani. Stavano solo proteggendo il loro paese da futuri atti terroristici.
Presidente Obama, s'immagini se quel terrorismo si fosse diretto contro gli Usa. Ci chiediamo: che sarebbe successo se prima dell'11 settembre un pugno di americani si fosse infiltrato nei gruppi criminali per allertare gli Usa su quell'attacco imminente? Staremmo qui, come ora, a diffamarli per le loro azioni? Il nostro governo è responsabile di agire con un doppio standard. Mentre «i 5 cubani» restano in prigione, ci sono dei veri terroristi - come Luis Posada Carriles e Orlando Bosh, responsabili dell'attentato a un aereo cubano in cui morirono 73 persone - che godono di asilo e impunità negli Stati uniti.
Stimato presidente, nel dodicesimo anniversario dell'arresto dei «5 cubani», facciamo appello al suo senso della giustizia e rispettosamente le chiediamo che, riesaminati i fatti e considerato il lungo tempo passato in prigione, conceda ai «5 cubani» una «clemenza esecutiva» per tornare al loro paese e alle loro famiglie. E che intanto conceda il visto a Adriana Perez e Olga Salanueva pe poter visitare i loro mariti, Gerardo Hernandez e René Gonzalez.
Sinceramente, Danny Glover, Elliott Gould, Ry Cooder, Susan Sarandon, Pete Seeger, Martin Sheen, Oliver Stone ( e altre 16 firme)

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