Ieri è morto Giampaolo Pansa e questa mattina le pagine dei
giornali si sono riempiti dei consueti “coccodrilli” e dei ricordi commossi dei
suoi colleghi. Sulle pagine del Corriere della Sera Valter Veltroni,
chiamandolo confidenzialmente “Giampaolo”, lo definisce un “narratore col
binocolo”, un “meraviglioso raccontatore”, “un giornalista onesto, benchè
aspro”.
qui l'articolo per stomaci forti: https://www.corriere.it/cronache/20_gennaio_13/pansa-giornalista-onesto-anche-scelte-piu-radicali-c873e006-35a2-11ea-8d46-5a62eb738d23.shtml
Basterebbe forse quest’ossequioso ricordo da parte del fondatore del
PD, quello che oggi viene spacciato come partito di sinistra, per comprendere alcune
delle ragioni dello stato in cui siamo ridotti e la ripugnanza che questo
termine, “sinistra”, oggi provoca in larghi strati delle classi popolari. Noi,
dal canto nostro, non ci uniamo al coro nè tantomeno, come talvolta si usa in
questi casi, sentiamo il bisogno di rendere l’onore delle armi al nemico
caduto, anzi, oggi per i comunisti è un giorno un po’ meno di merda del solito
e forse non a caso il sole splende alto. Giampaolo Pansa era è resta un
revisionista della peggior specie, uno che si è reso protagonista consapevole
dell’attacco alla storia dei comunisti e
della lotta di classe di questo paese, e che lo ha fatto perchè prezzolato, per
il proprio tornaconto personale, vendendo il suo pedigree di giornalista e
storico “di sinistra” che finalmente rompeva il silenzio per dire “la verità”.
dal blog Militant
Nessun commento:
Posta un commento